domenica 11 dicembre 2011

PROGRAMMARE LA PACE IN UNA NUOVA OTTICA



Lunedì 28 Novembre 2011, il primo vicepresidente del Parlamento Europeo, on. Gianni Pittella, ha ospitato un evento memorabile presso l’Unione Europea di Strasburgo.
Alla presenza di 280 rappresentanti di Istituzioni europee, americane, russe, cinesi, medio-orientali ed africane - relatore d’onore Prem Rawat- è stato firmato un “Impegno per la Pace” ragguardevolmente fuori dalle logiche ordinarie.

Sono da sempre ripetitivi appelli alla pace, intesa come valore etico e come assenza di guerre militari. Ed anche più volte enunciati auspici per la cessazione delle guerre religiose, culturali, sociali e persino commerciali e mediatiche.
La diversità della messa a fuoco sostenuta da Mr. Rawat è che la pace non corrisponda affatto alla cessazione di tali guerre, ma possa e debba praticamente essere perseguita e conseguita come esperienza innata in ogni singolo individuo.
Spostare radicalmente, pertanto, la messa a fuoco prioritaria dall’interfaccia delle emergenze contingenti a quella individuale.  

Riporto, di seguito, un estratto dal “Pledge to Peace” che è stato sottoscritto nell’occasione:

PREMESSO
che “i popoli europei … hanno deciso di condividere un futuro di pace fondato su valori comuni” (Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea”, Nizza 7.12.2000);
che l’Unione Europea si fonda sui valori di pace e benessere dei suoi popoli (Trattato di Lisbona, 9.12.2009);
le parti firmatarie condividono la necessità di orientare e di sensibilizzare con strumenti adeguati e con modalità che rispettino la cultura, i costumi e le tradizioni degli Stati membri, i cittadini europei alla cultura della pace nella sua più ampia accezione (Conferenza “Pace e Prosperità”, Parlamento Europeo 28.11.2011);
e danno avvio ad un Progetto finalizzato a favorire e a promuovere l’educazione delle persone ai valori fondamentali della pace e del benessere, da rendere disponibile alla società;
in cui i rappresentanti firmatari presenti dichiarano di voler sostenere progetti e proposte che si rivelino utili al fine del Progetto di promozione della pace qui descritto e di conseguire le occorrenti approvazioni;
e si impegnano a verificare tra loro le opportunità necessarie alla realizzazione di detto progetto.

ART. 1 – Impegno congiunto alla formazione di progetti volti a promuovere la pace ed il benessere tra le persone.
(…) le parti firmatarie, ciascuna nell’ambito istituzionale di propria competenza ed in piena libertà, si impegnano … ad identificare e ricercare le forme, le modalità, i contesti e gli strumenti attraverso i quali esse intendono contribuire alla formazione ed alla creazione del Progetto. … che includa elementi capaci di assecondare il bisogno di pace e di prosperità e sostenga nel contempo iniziative… con strumenti come l’educazione, la scienza, la tecnologia e la politica.

ART. 2 – Ruolo dei soggetti aderenti alla Dichiarazione d’Intenti.
(…) fornire supporto e collaborazione … e rendere disponibili proposte, documenti, materiali e risultati di ricerche e di studi che ritengano utili per il raggiungimento degli obbiettivi…

ART. 3 – Comunicazione e visibilità della Dichiarazione d’Intenti
(…) offrire adeguata visibilità alla presente Dichiarazione d’Intenti e promuovere l’adesione di altre istituzioni, amministrazioni, enti pubblici e privati che si dimostrino interessati. (…)

ART. 4 – Coordinamento e Segreteria.
Segreteria, al momento assolta dall’associazione Percorsi; di comune accordo, potrà inoltre essere istituito un comitato tecnico (…) a cui presentare le eventuali proposte, individuando l’organizzazione delle risorse e stabilendo la tempistica delle fasi per la realizzazione dei progetti.

ART. 5 – Impegno congiunto alla divulgazione della cultura della pace.
(…) promuovere, secondo i propri ruoli e specifiche competenze,la realizzazione delle iniziative e attività previste dal Progetto, oltre ad altre e diverse in sintonia con lo stesso, mirate a rafforzare la diffusione della cultura della pace ispirata ai principi ivi contenuti.
A.1. In riconoscimento della risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite 55/282 del 7 Settembre 2001, che indice la Giornata Internazionale della Pace dell’ONU il 21 Settembre di ogni anno allo scopo di celebrare e praticare la pace, le parti concordano di annunciare, descrivere e pubblicizzare le rispettive iniziative di pace specifiche e/o in itinere il 21 Settembre.
A.2. La Segreteria accetta di facilitare e assistere tutti i firmatari nelle azioni di divulgazione e promozione delle loro iniziative di pace in occasione della Giornata della Pace 2012 indetta dall’ONU e in seguito in occasione di ogni Giornata della Pace per tutta la durata dei progetti, allo scopo di attirare l’attenzione sui loro rispettivi sforzi per la pace e in riconoscimento delle iniziative di pace e unità in tutto il mondo.

IL SIGNIFICATO DEL PROGETTO

Non è la prima volta che il Parlamento di Bruxelles promuove una Europa dei popoli invece di quella politica. In questo caso si tratta specificatamente di una Europa dei singoli individui, che liberamente impegnano le loro istituzioni d’appartenenza nel tentativo comune di realizzare un cambio nella percezione della necessità della pace.
Il nuovo punto di vista considera la pace un’esperienza innata di ogni essere umano che aspetta soltanto di essere riconosciuta nella vita.
La politica e la società non creano una tale esperienza, possono soltanto riconoscerne la priorità e garantirne una piena manifestazione: la pace è un’esperienza consapevole che si esprime autonomamente in ognuno e viene condivisa per sua stessa natura.
La politica è invitata a mettersi al servizio dell’esperienza e della manifestazione di pace fra i singoli individui. Non viceversa.
L’impegno sottoscritto dalle parti firmatarie non è pertanto di natura politica ma personale.
In questa prospettiva, la politica europea (ed ogni politica in generale) deve essere considerata al servizio dei singoli, in quanto tramite per favorire l’adesione degli individui, delle loro competenze e delle loro istituzioni ad un impegno che ognuno di essi assume in prima persona verso sè stesso e verso gli altri.
La pace diventa un’assunzione di impegno verso la vita che ognuno di noi vive, declinato al presente.

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